In Wash Therapy i personaggi si muovono in contesto metaforico, ma con le sembianze di una realtà assolutamente quotidiana. Il luogo è esso stesso una metafora. Una lavanderia crocevia di storie, una sola lavatrice che lava tutte le storie dei protagonisti, testimone di tutti i loro problemi, ansie, paure, sogni, debolezze e virtù. Allo stesso tempo, nel ciclo del lavaggio, come in una sorta di wash therapy, i personaggi svelano e lavano via tutti gli errori, confessano debolezze e paure, raccontano sogni e hanno il coraggio di parlare d’amore.
3 storie diverse in una serata qualunque, in un giorno qualunque. 3 storie per raccontare l’amore e rispondere ad una domanda: si può lavare l’amore?
Sì, proprio un amore. Sarebbe tutto più semplice se riuscissimo a metterlo in lavatrice con tutti i suoi problemi, le sue incomprensioni, i suoi dubbi e i suoi dolori e farlo diventare nuovamente pulito, vivo, intenso ed emozionante come quando ci si accorge per la prima volta di amare.
Ma i risultati dei lavaggi non sono tutti uguali: c’è chi scopre un nuovo amore, chi ritrova quello di sempre, chi si rende conto di aver amato per anni senza essersene accorto e qualcun altro, invece, potrebbe scoprire che quello che sembrava amore non era che un’illusione.
Testo vincitore della XVIII edizione del Premio Nazionale Luigi Pirandello
Cast
Di Micaela Seganti, Cosimo Solazzo Regia Micaela Seganti
Con Paola Campagna, Silvana Lagrotta, Cristiano Marazzi, Francesca Mareggiato, Raffaella Seganti, Riccardo Vona e Mauro Vottari