Sinossi
Come tutte le commedie Shakespeariane anche "la dodicesima notte" è un fitto intreccio di equivoci e malintesi, di apparenti tragedie che finiscono poi col risolversi, per quasi tutti i personaggi, nel migliore dei modi. È l'amore a farla da padrone: quello fraterno, quello non corrisposto di un uomo per una donna e quello di questa donna per un uomo che uomo non è, quello inconfessabile di una donna travestita da uomo per il suo padrone, quello taciuto, solo lasciato intuire dal poeta, di un uomo per un altro uomo, quello di un maggiordomo ingannato per la sua signora e per il potere che essa rappresenta e quello di un nobile, beone e amante della bella vita, per una dama di compagnia. Tutto si incastra alla perfezione, i destini dei protagonisti si sfiorano, si incrociano e si scontrano tra loro, molto spesso senza che essi stessi ne siano al corrente.
Note di regia
Non è mai semplice "mettere in piedi" un testo di Shakespeare. Una volta, diversi anni fa, con un gruppo di giovani attori stavamo lavorando alla messinscena di uno studio sul "Tito Andronico". Durante le prove venne a trovarci Renato Carpentieri, ci disse che secondo lui la prima cosa da fare quando ci si confronta con la complessità dei testi del drammaturgo inglese è semplicemente capire da dove entrano e da dove escono gli attori/personaggi. Partendo da questo essenziale ma assai prezioso consiglio, ho cercato di dare forma al flusso continuo di eventi e situazioni che muovono questa commedia. Gli spazi non esistono e siamo in un luogo di fantasia, sempre lo stesso, il teatro. Lo spazio scenico vuoto, nella sua nudità, può così diventare ora il palazzo del duca Orsino, ora la casa della contessa Olivia, ora una strada o la riva del mare: sono le parole a dar forma ai luoghi. Una narratrice ci accompagna in questo viaggio, dandoci spiegazioni quando sono necessarie o guidando gli attori e le attrici quando si distraggono e dimenticano quel che devono fare. La giovane età dei protagonisti di questo spettacolo (tutti ragazzi e ragazze tra i 14 ed i 19 anni) ci fa ripensare alla pienezza delle sensazioni che si provano durante l'adolescenza, i primi amori, le prime delusioni o dolori, e quanto quelli che col passare degli anni diventano soltanto sbiaditi ricordi siano in realtà passaggi fondamentali per la nostra crescita come individui.
Cast
Regia Ferruccio Ferrante
Aiuto Regia Lorenzo Benedetto
Con
Junior Jasmani Baculima Gonzales, Simone Baldovini, Francesco Benedetto, Leonardo Cappelli, Chiara Ciolfi, Andrea Gasperini, Martina Impiglia, Marta Maione, Alessio Montesi, Federica Palleschi, Giulia Passarelli e Alice Serra
Costumi Angela di Donna, Valentina Di Geronimo e Vittorio Gherardi
Scene Giorgia Rauccio e Mariagrazia Iovine |